spettacolo teatrale
QUINDICIMILA
scritto, diretto e interpretato da Renata Falcone
Venerdi 18 Marzo ore 21:00 al Giardino Diversensibile di Ariano Irpino (AV) in Contrada Valleluogo 21
Sabato 19 Marzo ore 21:00 a La Casa di Michele di Apricena (FG) in Via Marconi 39
Domenica 20 Marzo ore 19:00 alla Masseria Jesce di Altamura (BA) in Via Appia Antica – SP 41, km 11.
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LA STORIA
Quindicimila è uno spettacolo teatrale di Narrazione sulla Storia delle Raccoglitrici di olive nella Provincia di Reggio Calabria. Lavoratrici, mamme, mogli, “massa d’urto” che si è dimostrata decisiva, anche per gli uomini, nelle lotte sindacali degli anni ’50. Voce di queste donne è la Narratrice-Protagonista, che rappresenta la condizione di “senza nome e senza età”, tipica delle raccoglitrici. Le schiene curve, la testa in giù, il guardiano che vigila al lavoro col fucile sulla spalla, gli ordini delle “caporali”, sono le storie che prendono vita nella narrazione, accompagnate dal canto e dal suono richiamato delle olive gettate nelle ceste.
La scena dà a volte la sensazione di un gioco (“Toccu io o toccu tu?”), seguito immediatamente da un suono assordante che lascia posto alla lotta. Il canto, ora d’amore ora di lamento, cede il posto alle urla delle donne per il riconoscimento dei propri diritti.
La narrazione è guidata temporalmente da tre episodi eclatanti della storia politica di queste donne.
MOTIVAZIONE DEL PROGETTO
Decidere di assecondare il bisogno di raccontare la storia delle raccoglitrici di olive nella Piana di Gioia Tauro, equivale a intraprendere un viaggio nel tempo di una terra complessa e difficile. Una terra che allontana i propri figli donando, a chi resta, fatica e stenti. E di fatica e stenti narra lo spettacolo “Quindicimila”, ma anche di orgoglio, lotte, vittorie e soprattutto libertà. Una libertà diversa dalle altre, non ostentata, ma vissuta e conquistata sui campi e durante le manifestazioni in piazza, rischiando la vita e la possibilità di mantenere i figli e la famiglia. Questo viaggio mi ha dato la possibilità di incontrare alcune di queste donne, che quegli anni e quelle lotte le hanno vissute da protagoniste, di ascoltarne le storie, i canti, i suoni che accompagnavano le loro giornate di lavoro, e lentamente attorno a me ho avvertito gli odori, i sapori e i colori di quei luoghi, che sono anche i nostri luoghi, i sentimenti e le emozioni delle donne che ho avuto accanto e di quelle di cui ho solo sentito parlare.
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